Maltempo, dagli architetti i consigli per mettere in sicurezza spazi pubblici e privati
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Dopo i disastri nel Centro e nel Nord Italia, è sempre più urgente trovare soluzioni per riparare i danni ed evitare che disagi simili si ripetano. Per i professionisti occorre un ripensamento per far fronte agli impatti che derivano dal cambiamento climatico.
Adnkronos pubblica un articolo intervistando i professionisti, tra cui l’architetto Giuseppe Tortato, figura che con il suo studio sviluppa progetti di architettura e interior design a livello nazionale e internazionale nei settori terziario, residenziale e retail.
Lo studio si propone di rigenerare un edificio insieme allo spazio urbano che lo circonda instaurando un dialogo tra l’importante preesistenza architettonica e le nuove esigenze di chi vive la città. Da qui l’apertura al quartiere, con una piazza che si prefigge di ricostruire un tessuto economico, urbano e sociale da anni assente.
Secondo l’architetto Giuseppe Tortato, “occorre un ripensamento prestazionale per far fronte agli urti e agli impatti che derivano dal cambiamento climatico“. “Da venticinque anni – ricorda – lavoriamo mettendo in stretta relazione il costruito con il paesaggio. Per noi, l’attenzione alla presenza della natura è un qualcosa che va oltre ogni stereotipo. Il verde in città richiede gestione e manutenzione, spesso poco accessibili e sostenibili in termini di costi”.
”…Serve una progettazione in grado di sopportare la velocità del vento e la grandine, oggi anche i cappotti termici, i rivestimenti plastici e i pannelli fotovoltaici maggiormente utilizzati difficilmente sono in grado di reggere del tutto agli urti”.
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